Un piatto al centro del solco della tradizione romana: piccante (grazie all'uso del peperoncino e della cipolla) economico e molto saporito.
Ovviamente il tempo della ricetta non comprende quello necessario a fare il brodo vegetale.
Le lenticchie secche necessitano di ammollo di un paio d'ore, in acqua ed aceto. A meno che non siano decorticate o rosse che hanno la buccia particolarmente sottile.
Un paio di foglie di alga kombu aiuteranno ad ammorbidirle.
Il guanciale è la prima cosa che va fatta. Togliete la cotenna e la parte inferiore estrema alla fetta di guanciale, la tagliate a pezzetti e la mettete nel frullatore. Questo vi farà ottenere il battuto di guanciale. Lo mettete in una padella a spurgare a fuoco basso. Quando sarà diventato trasparente e vedrete un bel po' di liquido, sfumate con un dito di vino bianco ed alzate il fuoco per farlo abbrustolire un minimo.
Adesso la cipolla. Togliete la corteccia esterna, poi la tagliate a metà ed infine a fettine o a cubetti. Poi sciacquate senza raschiare la carota, la aprite in due, togliete l'anima interna e le fate fare la stessa fine. Togliete le foglie ed i filamenti al sedano e lo riducete a pezzetti come gli altri. Abbassate la fiamma ed aggiungete il soffritto al guanciale. Fate stare finché non si saranno imbiondite le cipolle.
Sminuzzate anche due filetti di alici per insaporire il tutto.
Mettete il soffritto in una pentola di terracotta. Aggiungete le lenticchie, e versate abbastanza brodo da arrivare 1 dito sopra il livello delle lenticchie. Aggiungete 2 foglie di alloro e verificate che il livello dell'acqua non scenda troppo. Altrimenti integrate con brodo caldo.
Aggiungete le lenticchie. Devono stare 30 di minuti ad insaporirsi a fuoco basso. Aggiungete un paio di mestoli di brodo delle lenticchie e girate spesso il composto.
Il sale va aggiunto pochissimo prima della fine, perché è igroscopico e rischia di indurire il seme.
Alla fine aggiungete il peperoncino che, come al solito, a crudo rende al meglio e presentate a tavola.