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La salvia fritta, antipasto veloce, saporito ed economico

La salvia è un’erba aromatica piuttosto coriacea che risulta piuttosto coriacea e non consumabile cruda. Viene quindi fritta, da sola con la carne (saltimbocca alla romana) oppure in pastella alla birra. Ricetta adatta ai celiaci perché senza glutine.

Il suo retrogusto amaro la rende piuttosto distinguibile e perfettamente abbinabile in piatti di carne o di pesce azzurro, ma inadatta a piatti più delicati come quelli a base di pesce bianco. Ottima anche come finger food.

Tuttavia la salvia fa la sua bella figura anche da sola. Ovviamente sempre ammorbidita dalla frittura, essendo per natura un’erba troppo coriacea da mangiare completamente cruda. Passiamo quindi a vedere come trattarla per farla diventare un ottimo antipasto.

Quindi adesso passiamo a vedere 3 modi per preparare la salvia fritta nell’olio bollente.

Salvia fritta

La salvia fritta può essere un interessante antipasto e funzionare anche da finger food velocissimo da preparare. Vedremo 3 ricette dove la salvia fritta è l'ingrediente base.

Piatto Antipasto
Cucina Romana
Preparazione 5 minuti
Cottura 2 minuti
Porzioni 4 persone
Calorie 80 kcal

Ingredienti

  • 20 foglie salvia

Salvia fritta

  • 100 grammi farina

Salva in pastella

  • 2 bicchieri liquido frizzante (acqua, birra, anche chinotto)
  • 1 cucchiaio olio di semi di arachide
  • q.b. aromi limone o aceto

Salvia in pastella all'uovo

  • 2 tuorli d'uovo

Istruzioni

  1. Nella preparazione, ricordate di non tagliare di netto il gambo. Soprattutto se si parla di finger food dovrà servire ai commensali per prendere le foglie di salvia fritte.

    Foglie di salvia con gambo
  2. Riscaldate l'olio tra i 150 ed i 170 gradi. Perché la frittura non si impregni d'olio bisogna che la temperatura sia alta e si formi in fretta la crosticina intorno alla foglia.

    Ricordate di riciclare l'olio e non buttare quello usato nel water.

    Olio per frittura
  3. Vi faccio vedere il setting così come l'ho attrezzato per la frittura. Sulla sinistra i 3 recipienti, uno per ogni "tipo" di salvia fritta: solo farina, uova, pastella. Un fornello con il temometro che mi dica quando si arriva tra 150 e 170 gradi (con meno gradi si impregna di olio, con più gradi può bruciarsi). Quando ci arriva, allontano al padella dal fuoco un paio di minuti e la metto sui fornelli accanto, poi la rimetto sopra. In generale pensavo di mettere le foglie tutte assieme dentro, ma poi ho capito così facendo che si attaccano una all'altra; quindi, con il senno di poi, meglio usare la schiumarola e fare un paio di foglie per volta. Olio in eccesso non dovrebbe essercene, ma volendo potete mettere le foglie che tirate via dalla padella su un foglio di carta assorbente in un piatto.

    Setting per salvia fritta

Salvia fritta

  1. Semplicemente passate le foglie di salvia nella farina e poi nell'olio bollente.

    Foglia di salvia nella farina

Salvia fritta in pastella

  1. In un recipiente uniamo la farina, il liquido frizzante scelto, gli aromi che volete, il cucchiaio d'olio. E mescoliamo assieme.

    Poi ci passate dentro aiutandovi con il gambo, la foglia di salvia. Infine la passate nell'olio bollente.

    Pastella alla birra

Salvia fritta all'uovo

  1. In una terrina sbattete due uova. Passate la foglia prima nell'uovo sbattuto e poi nella farina.

    Uova

Le scaloppine

Oppure la famosissima ricetta giudaico-romanesca a base di semolino:

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