Il rosmarino (Salvia rosmarinus Schleid) è una pianta perenne aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiacee (fonte Wikipedia).
Si tratta di una pianta molto usata per aromatizzare, decorare o anche per il benessere del nostro organismo in quanto cura diverse malattie in assenza o quasi di controindicazioni. Questo argomento come tutti gli altri dello stesso tipo, non rientra nelle priorità del blog, ma ho cercato l’articolo migliore che tratta di questo argomento. Questo è quello migliore che ho trovato per descrivere le proprietà del rosmarino .
A noi interessano anzitutto gli utilizzi del rosmarino da parte nostra, e poi tutti gli aneddoti legati alla città di Roma, che sono un’infinità. E’ una pianta che sta ben dentro la tradizione e quindi le ricette romane, e non solo quelle.
Volendo, la coltivazione del rosmarino può essere fatta sul balcone di casa. Le specifiche le trovate qui.
Uso in cucina della pianta di rosmarino
La prima cosa quando dovete usare un ingrediente in cucina è capire come sceglierlo. Il rosmarino non fa eccezione.
Vediamo quindi, anzitutto…
Come scegliere e conservare il rosmarino
Al supermarket lo trovate in genere in vaschette di plastica chiuse. Io guardo la data di confezionamento, che non abbia superato i 2 giorni, ma senza lasciarmi troppo influenzare; spesso cambiano semplicemente l’involucro cambiando la data. Guardate quindi sempre l’interno; il rosmarino non deve presentare zone scure o molli. Le foglie devono essere bene attaccate, ed il profumo, se siete nelle condizioni di sentirlo, deve essere intenso, pungente e sapere di resina.
Una volta che l’avete scelto dovete arrivare a casa e pensare a come conservarlo. Ho trovato alcuni modi su Wiki how.
Se volete conservarlo solo 3-4 giorni, vi basterà lavarlo, asciugarlo ed avvolgerlo in un foglio di carta da cucina leggermente umido. Così trattato, in frigorifero, vi regge 4-5 giorni senza nessun problema.
Se invece volete pensare a conservarlo più a lungo, ci sono diversi modi di essiccarlo. Anche qui ci viene in aiuto Wiki how.
La pianta di ros marinus nelle ricette
Il ros marinus, come dice il nome latino, è una pianta che cresce in riva al mare, che ha quindi con il sale un rapporto assolutamente privilegiato. Il primo uso che mi viene in mente è quindi legato alla marinatura a secco, di cui nel mio articolo linkato trovate una versione di Alessandro Borghese. In questo modo può trovare uso sulla carne bianca o rossa (per marinare l’abbacchio alla romana o il capretto), sul pesce (ottimo sul salmone).

La carne andrebbe messa sul barbecue solo dopo aversa marinata con il rosmarino. Una ricerca dell’Università del Kansas ha infatti evidenziato che questa pianta, contiene sostanze in grado di ridurre gli elementi cancerogeni che si sviluppano con questa cottura. Al contrario, vi ricordo che la marinatura in umido è assolutamente sconsigliata per queste ricette. Il contatto dei grassi vegetali con la fiamma ed il calore elevato facilitano lo sviluppo di queste sostanze.
Marinatura a parte sono evidenti i benefici al gusto che possono essere apportati ai piatti a base di carne. Quindi nell’Abbacchio al forno, ma anche nelle scaloppine al limone, al vino o ai funghi e nella coratella d’abbacchio. Ovvio quindi il suo uso nel fondo bruno.
Altrettanto classico è l’uso accanto le patate arrosto, e negli gnocchetti alla romana.
Da considerare inoltre che anche i fiori del rosmarino sono edibili, ossia commestibili. Sono piccoli e dal bel colore azzurro violetto, si trovano riuniti in grappoli alla base delle foglie; hanno un sapore più delicato rispetto alle foglie possono essere messi insalate o usati come decorazione per torte o risotti.
Di prossima pubblicazione…gli innumerevoli aneddoti che legano questa pianta all’antica Roma ed alcune ricette in cui il rosmarino è protagonista e non solo spezia.
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Le ricette dove si usa il rosmarino sono moltissime. Ne metto alcune ma se le volete tutte, usate la barra di ricerca del blog.






